25-09-2024

Valutazioni e Autovalutazioni del Principio DNSH al fine del PNRR

Quali sono e in cosa differiscono


Valutazioni DNSH

Le misure che contribuiscono agli obiettivi ambientali sono individuate sulla base di una classificazione dei campi d′intervento definita nell′ambito del Dispositivo di Ripresa e Resilienza: a ciascun campo è associato un coefficiente di sostegno pari a 0%, 40% o 100%, separatamente per il contributo climatico (con riferimento agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici) e per il contributo ambientale (con riferimento agli altri obiettivi).
Gli effetti generati sui sei obiettivi ambientali da un investimento o da una riforma sono quindi stati ricondotti, coerentemente con le linee guida europee, a quattro scenari distinti:

  • la misura ha impatto nullo o trascurabile sull′obiettivo;
  • la misura sostiene l′obiettivo con un coefficiente del 100%;
  • la misura contribuisce “in modo sostanziale” all′obiettivo ambientale;
  • la misura richiede una valutazione DNSH complessiva.

Individuati questi scenari, sono stati definiti due approcci per le valutazioni DNSH:
  1. Approccio semplificato: adottato se, per un singolo obiettivo, l′intervento è classificabile in uno dei primi tre scenari; le Amministrazioni sono tenute a fornire una breve motivazione che metta in luce le ragioni per cui l′intervento è associato ad un rischio limitato di danno ambientale, a prescindere dal suo contributo potenziale alla transizione verde.
  2. Analisi approfondita e condizioni da rispettare: da adottare per gli investimenti e le riforme che ricadono in settori come quello dell′energia, dei trasporti o della gestione dei rifiuti e che presentano un rischio maggiore di incidere su uno o più obiettivi ambientali; la stessa analisi si rende necessaria anche per gli interventi che mirano a fornire un contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici.


Autovalutazioni DNSH relative a investimenti e riforme

La conformità con il principio del DNSH viene verificata ex-ante, per ogni singola misura, tramite schede di autovalutazione standardizzate che condizionano il disegno degli investimenti e delle riforme e ne qualificano le caratteristiche per mezzo di specifiche indicazioni tese a contenere il potenziale effetto sugli obiettivi ambientali a un livello sostenibile.
Le Amministrazioni sono chiamate a garantire concretamente che ogni misura non arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali, adottando specifici requisiti nei principali atti programmatici e nelle fasi attuative (sia in sede di monitoraggio e rendicontazione dei risultati degli interventi sia in sede di verifica e controllo della spesa e delle relative procedure a monte) e traducendo gli impegni presi, in sede di autovalutazione, in precise avvertenze al fine di monitorare il processo che porta dai primi atti riferibili alla misura fino al collaudo/certificato di regolare esecuzione degli interventi o alla conclusione delle attività.
Quindi, per assicurare il rispetto dei vincoli DSNH in fase di attuazione è opportuno che le Amministrazioni titolari di misure e i soggetti attuatori:

  1. indirizzino, a monte del processo, gli interventi in maniera che questi risultino conformi, inserendo opportuni richiami e specifiche indicazioni nell′ambito degli atti programmatici di propria competenza;
  2. adottino criteri conformi nelle gare di appalto (o procedure di affidamento) per assicurare una progettazione e realizzazione adeguata degli interventi;
  3. raccolgano le informazioni necessarie per la rendicontazione di ogni singola milestone e target nel rispetto delle condizioni collegate al principio del DSNH, definendo la documentazione necessaria per eventuali controlli.

A ciascuna fase dell′intervento corrisponde uno strumento di controllo a comprova del rispetto del principio DNSH.